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A poche ore dalla scomparsa di papa Francesco, abbiamo chiesto al Rettore del Seminario di ricordare i tanti incontri avuti con lui, in diverse occasioni.

Dopo la morte e risurrezione di Gesù inizia il tempo della missione.

A conclusione del pellegrinaggio diocesano, accompagnati dal Rettore del Seminario e dal Padre spirituale, gli undici diaconi prossimi al sacerdozio hanno prolungato la loro permanenza nella terra di Pietro e dei suoi successori per vivere alcune giornate ricche di incontri, preghiera, raccoglimento e spiritualità, in vista dell’ordinazione.

Gesù chiama Pietro: «Seguimi» (Gv 21,19) e lo manda in missione ad annunciare il suo Vangelo.

Avvicinandoci alla Settimana Santa, ci soffermiamo sulla rinnovata impostazione dei riti iniziali della Veglia pasquale nel Messale ambrosiano, recentemente pubblicato. Si mette infatti in evidenza l’importanza del rito della luce e il suo significato.

In mezzo a questi discepoli, che esultano riconoscendo la grandezza del Signore, ci sono Giuda e Pietro, così diversi eppure così simili.

Tra le iniziative della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che si è svolta dal 18 al 25 gennaio, l’incontro dello scorso 21 gennaio è stato particolarmente originale. Il raduno ecumenico si è tenuto in una sala della parrocchia S. Stefano, nel centro di Milano, con protagonisti i giovani delle differenti confessioni presenti in città.

Gesù ci offre la sua mano, ma noi dobbiamo essere capaci, come Pietro, di continuare a camminare verso lui e, nella preghiera, chiedergli: «Signore, salvami!» (Mt 14,30).

Don Carlo Giorgi, milanese, ordinato diacono lo scorso 5 ottobre in Duomo, si è formato presso il Seminario Redemptoris Mater di Beirut e diventerà prete il prossimo 3 maggio.

Presentiamo il tema del Giubileo, Pellegrini di speranza, attraverso le parole di papa Francesco, che invita tutti a riflettere sul concetto di speranza e sul cammino spirituale, culturale e umano che ciascuno, in questi mesi in particolare, è chiamato a vivere.